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GIBELLINA - Capitolo 4: Piazze e spazi aperti

1 – Storia e Ricostruzione
2 – Architetture Pubbliche
3 – Architetture Private
4 – Piazze e Spazi aperti @
5 – Arte

A Gibellina tutto è stato studiato e progettato, anche gli spazi che troppo spesso vengono dimenticati, come aree di risulta, incroci di strade e zone antistanti ad edifici. A questi luoghi aperti viene data una loro identità e singolarità che li rende immediatamente riconoscibili all’ interno del tessuto urbano classificando anche tutto quello che vi sta attorno.


Sicuramente gli spazzi aperti per eccellenza sono le piazze e quella più importante è il sistema delle cinque piazze. Queste sono state progettate da Francesco Purini e Laura Thermes nel 1983 e prenderanno il nome di: Piazza Rivolta del 26 giugno 1937, Piazza Fasci dei Lavoratori, Piazza Monti di GIbellina, Piazza Autonomia Siciliana, Piazza Passo Portella delle Ginestre.

Delle cinque piazze sono state realizzate, tra il 1987 e il 1990, solo le prime tre, queste avevano il compito di unire due parti di paese rimaste divise da cinque isolati lasciati inedificati, realizzando un lungo elemento di collegamento attraversato da sei strade carrabili.
Nella prima piazza si accede attraverso un ingresso monumentale e sui lati lunghi, da un lato si trovano delle piramidi a gradoni in travertino d'Alcamo che fungono da vasi per delle palme e dall’altro un muro-filtro in cemento armato, scandito da setti murari in tufo giallo di Mazzara. Si trova anche una fontana posta nella parete ricurva di ingresso, che funge da “sorgente” del sistema delle acque che attraversano in superficie le cinque piazze e si interra solo in corrispondenza delle vie carrabili.

Le altre due piazze consistono in due ampi rettangoli racchiusi da porticati a due elevazioni con la parete in alto ripiegata verso l’interno e bucata da finestre quadrate. I porticati sono attraversabili in alto per tutta la loro lunghezza senza interrompersi mai neppure nell’incontro con le vie carrabili, questo serve sia per dare unicità alle piazze, sia per segnare il cambio di contesto urbano agli occhi di chi attraversa la città in macchina ed incontra questi imponenti portali.
Oltre all’acqua e i porticati altro elemento unificatore è la pavimentazione realizzata secondo
un reticolo a maglie quadrate in pietra lavica e ricorsi in travertino.


Queste foto sono state scattate durante una visita a Gibellina, organizzata dall’università di Catania, tra le11-14. Io mi chiedo come sia possibile che questi spazzi, ed il resto della città, siano completamente deserti, le uniche persone che si trovano nelle immagini sono dei miei colleghi.
Io credo che il problema sta nel fatto che in questa piazza, come in tutto il progetto di Gibellina non si sia tenuto conto della scala umana. Questo paese ha una densità demografica bassissima, pari a circa 330 abitanti per ettaro, un rapporto che dà la misura delle distanze tra le persone e le cose.
Questa dilatazione degli spazzi ha fatto si che si realizzassero delle architetture non vissute, questa piazza può raccogliere migliaia di persone, ma oggi Gibellina ne conta solo circa 4000. Allora mi sorge una domanda: se l’architettura è al servizio del vivere dell’uomo, e questi spazzi non sono vissuti, questi, sono architettura?

Piazza XV Gennaio 1968

Casa di Lorenzo

3 commenti:

  1. Questa falsa meraviglia è una del
    le tante prove del fatto che gli ar
    chitetti che hanno lavorato a ques
    to scherzo sinistro di città non sono riusciti a immedesimarsi nel cittadi
    no. Non hanno avuto il dono dell’umiltà. Pensano che il cittadino sia una cavia piuttosto che un protagonista. Questo forse emerge dal fatto che hanno agito secondo teorie dure e arzigogolate, retoriche che hanno portato a risultati un pò mostruosi.
    Le città costruite così dimostrano purtroppo e
    in modo che non saperi definir altro che lapidario… come è possibile amare senza amore e come sia ridicolo il mestiere senza passione

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  2. approvo quasi totalmente l'anonimo che mi precede e vi chiedo con la massima umiltà di correggere l'ortografia dell'articolo:
    'spazi' si scrive con una Z sola!!!
    grazie

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  3. Grazie per la segnalazione.
    Correggiamo subito!
    Saluti

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