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Pensiero del giorno... in che Albo?

So esattamente chi sono: uno studente in Ingegneria Edile-Architettura. E su questo non ci piove. Il problema è il futuro, sempre quel maledettissimo futuro. Vi risparmio le varie frasi fatte sull'inconoscibilità, imprevedibilità ecc. Tuttavia la questione è semplicissima e banale: Che farò da grande? Anzi, correggo il tiro, cosa mi sarà concesso di fare da grande? In che albo potrò iscrivermi?

Non sono così sprovveduto da essere arrivato al quinto anno (ripetente... ) del mio corso di laurea senza sapere almeno in linea di massima dove sarei finito. Le certezze si materializzano leggendo il Decreto del Presidente della Repubblica n. 328 del 2001 che al momento credo sia la norma di riferimento in materia... (si, lo sapevo: dovevo fare l'avvocato). E allora, rullo di tamburi:

PROFESSIONE DI ARCHITETTO

1 . Nell'albo professionale dell'ordine degli architetti, che assume la denominazione: "Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori", sono istituite la sezione A e la sezione B.

2 . La sezione A (per lauree specialistiche NDR) è ripartita nei seguenti settori:

a) architettura;
b) pianificazione territoriale;
c) paesaggistica;
d) conservazione dei beni architettonici ed ambientali.

(...)

2 . Per l'ammissione all'esame di Stato è richiesto il possesso della laurea specialistica in una delle seguenti classi:

a) per l'iscrizione nel settore "architettura":
1) classe 4/S - Architettura e ingegneria edile - corso di laurea corrispondente alla direttiva 85/384/CEE;
b) per l'iscrizione nel settore "pianificazione territoriale":
1) classe 54/S - Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale;
2) classe 4/S - Architettura e ingegneria edile;
c) per l'iscrizione nel settore "paesaggistica":
1) classe 3/S - Architettura del paesaggio;
2) classe 4/S - Architettura e ingegneria edile;
3) classe 82/S - Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio;
d) per l'iscrizione nel settore "conservazione dei beni architettonici ed ambientali":
1) classe 10/S - Conservazione dei beni architettonici e ambientali;
2) classe 4/S - Architettura e ingegneria edile.


Bingo, l'albo degli architetti è tutto nostro, possiamo iscriverci in qualsiasi settore. Adesso passiamo all'albo degli ingegneri:

PROFESSIONE DI INGEGNERE

1 . Nell'albo professionale dell'ordine degli ingegneri sono istituite la sezione A e la sezione B. Ciascuna sezione è ripartita nei seguenti settori:

a) civile e ambientale;
b) industriale;
c) dell'informazione.

(...)

1 . L'iscrizione nella sezione A è subordinata al superamento di apposito esame di Stato.

2 . Per l'ammissione all'esame di Stato è richiesto il possesso della laurea specialistica in una delle seguenti classi:

a) per il settore civile e ambientale:
1) classe 4/S - Architettura e ingegneria edile - corso di laurea corrispondente alla direttiva 85/384/CEE;
2) classe 28/S - Ingegneria civile;
3) classe 38/S - Ingegneria per l'ambiente e per il territorio;
b) per il settore industriale:
1) classe 25/S - Ingegneria aerospaziale e astronautica;
2) classe 26/S - Ingegneria biomedica;
3) classe 27/S - Ingegneria chimica;
4) classe 29/S - Ingegneria dell'automazione;
5) classe 31/S - Ingegneria elettrica;
6) classe 33/S - Ingegneria energetica e nucleare;
7) classe 34/S - Ingegneria gestionale;
8) classe 36/S - Ingegneria meccanica;
9) classe 37/S - Ingegneria navale;
10) classe 61/S - Scienza e ingegneria dei materiali;

c) per il settore dell'informazione:
1) classe 23/S - Informatica;
2) classe 26/S - Ingegneria biomedica;
3) classe 29/S - Ingegneria dell'automazione;
4) classe 30/S - Ingegneria delle telecomunicazioni;
5) classe 32/S - Ingegneria elettronica;
6) classe 34/S - Ingegneria gestionale;
7) classe 35/S - Ingegneria informatica.

Peccato! Con gli ingegneri prendiamo solo un settore su tre... ma ci accontentiamo.
E adesso l'imprevisto, quello che nessuno oserebbe mai immaginare. Se la denominazione del corso di laurea è Ingegneria Edile-Architettura uno si aspetterebbe di poter avere a che fare solo con i relativi albi professionali. E invece no! continuate a leggere:

PROFESSIONE DI DOTTORE AGRONOMO E DOTTORE FORESTALE

1 . Nell'albo professionale dell'ordine dei dottori agronomi e dottori forestali sono istituite la sezione A e la sezione B.

(...)

1 . L'iscrizione nella sezione A è subordinata al superamento di apposito esame di Stato.

2 . Per l'ammissione all'esame di Stato è richiesto il possesso di laurea specialistica in una delle seguenti classi:
a) classe 3/S - Architettura del paesaggio;
b) classe 4/S - Architettura e ingegneria edile;
c) classe 7/S - Biotecnologie agrarie;
d) classe 38/S - Ingegneria per l'ambiente e il territorio;
e) classe 54/S - Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale;
f) classe 74/S - Scienze e gestione delle risorse rurali e forestali;
g) classe 77/S - Scienze e tecnologie agrarie;
h) classe 78/S - Scienze e tecnologie agroalimentari;
i) classe 79/S - Scienze e tecnologie agrozootecniche;
l) classe 82/S - Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio;
m) classe 88/S - Scienze per la cooperazione allo sviluppo

Ora qualcuno di buon cuore sarebbe in grado di spiegarmi come può un laureato in Ingengeria edile e Architettura diventare Agronomo o Dottore forestale? Con che preparazione, con che conoscenze?
Non so bene come siano organizzati i corsi nel resto d'Italia, ma posso assicurarvi che qui a Catania non esiste nulla di professionalizzante. E' tanto che uno studente, un mio collega, sia in grado di distinguere il rosmarino dalla salvia, l'aglio dalla cipolla e una patata novella da una zucca di Chioggia, ma per fare l'Agronomo serve ben altro tra cui (L. 152 del 1992) :

G) L'ACCERTAMENTO DI QUALITÀ E QUANTITÀ DELLE PRODUZIONI AGRICOLE, ZOOTECNICHE E FORESTALI E DELLE RELATIVE INDUSTRIE, ANCHE IN APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA COMUNITARIA, NAZIONALE E REGIONALE;

H) LA MECCANIZZAZIONE AGRARIO-FORESTALE E LA RELATIVA ATTIVITÀ DI SPERIMENTAZIONE E CONTROLLO NEL SETTORE APPLICATIVO;

I) I LAVORI E GLI INCARICHI RIGUARDANTI LA COLTIVAZIONE DELLE PIANTE, LA DIFESA FITOIATRICA, L'ALIMENTAZIONE E L'ALLEVAMENTO DEGLI ANIMALI, NONCHÉ LA CONSERVAZIONE, IL COMMERCIO, L'UTILIZZAZIONE E LA TRASFORMAZIONE DEI RELATIVI PRODOTTI;

O) LE ANALISI FISICO-CHIMICO-MICROBIOLOGICHE DEL SUOLO, DEI MEZZI DI PRODUZIONE E DEI PRODOTTI AGRICOLI, ZOOTECNICI E FORESTALI E LE ANALISI, ANCHE ORGANOLETTICHE, DEI PRODOTTI AGRO-INDUSTRIALI E L'INTERPRETAZIONE DELLE STESSE;


Che questa sia una trovata per far ripopolare le campagne di finti ingegneri-architetti? Tanto mio nonno l'ha sempre sostenuto: meglio una zappa che un "foglio di carta"... Pensate che sorpresa quando gli spunterò con entrambi...

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