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Consultazione per il progetto dell’ex area Junghans - Venezia, 1995

Tesina scritta nell'ambito del corso di Architettura tecnica II


L’intervento è il frutto di una consultazione ad inviti, tenutasi nel 1995 e alla quale hanno partecipato: Cino Zucchi (vincitore del primo premio), Francesco Cellini, Pierluigi Nicolin, Boris Podrecca e Andreas Brandt.
Il piano proposto dallo studio Zucchi si caratterizza per la sensibilità nei confronti dei caratteri del luogo, e nell’attenzione nella ridefinizione degli spazzi pubblici che vanno dalla totale trasformazione alla semplice ricucitura.
L’ex Junghans viene connesso al tessuto settentrionale con un percorso lungo il bordo orientale dell’isola, e attraverso un asse di penetrazione verticale che attraversa l’edificio A2-A3 raggiungendo la nuova piazza allungata delimitata dal recinto ricurvo della scuola e dall’edificio E1, parallelo alla darsena di progetto.
A Cino Zucchi vengono commissionati cinque edifici: D (completato), B (in cantiere), E1, G1, G2; e la ristrutturazione della costruzione industriale A2-A3.
Altri parti di piano sono state affidate a Boris Podrecca, Luciano Parenti e Umberto Barucco, Giorgio Bellavitis, e Bernard Huet.

Edificio D
Progettista: Cino Zucchi, 1997/2000
Località: ex area Junghans, Veneza
Rif. Bibliografico: Casabella, N° 690, giugno 2001, pagg. 64 – 75



ANALISI DELLE RELAZIONI


a) Tra la realizzazione e il contesto urbano:

E’ collocato sull’angolo tra Rio di Ponte Piccolo e Rio della Pallada e sostituisce una costruzione esistente di cui si conserva la ciminiera.
L’edificio si presenta da lontano come pare del tessuto storico, ma , a mano a mano che ci si avvicina, si rivela nella sua alterità: il gioco delle aperture sfalsate, dato da leggere modifiche nella sovrapposizione delle piante, il trattamento bidimensionale dei rivestimenti, le cornici in pietra d’Istria; sono il frutto di una presa di distanza da omaggi alla tradizione anche se si fa la scelta dei materiali locali.
L’isolamento del blocco edilizio, e le soluzioni planimetriche, rispondono alla funzione di cerniera che il volume assume per la definizione dei percorsi.

· b) Tra le unità abitative:

La massa molto compatta dell’edificio è squarciata a sud da una corte trapezoidale sulla quale si apre l’ingresso al corpo scala; l’edificio è suddiviso in quattro livelli tutti adibiti a residenze.
Per ogni livello si possono individuare quattro alloggi che hanno ingresso tutti dallo stesso pianerottolo, snodandosi quindi intorno alla scala.
Gli alloggi non sono tutti uguali, ma di diverso taglio. Se ne possono trovare per single, coppie e famiglie.



c) Tra gli ambienti della singola unità abitativa:

Ogni alloggio è diviso in zona notte e zona giorno, le due zone vengono sempre mediate da un’anticamera.
La zona giorno consiste in un ambiente molto grande dove si apre il portone d’ingresso, e quindi coincide con l’ingresso-soggiorno; questa, a volte, per gli alloggi più piccoli, può comprendere anche un angolo cottura. Negli alloggi più grandi invece alla cucina è assegnata un’unità ambientale separata dal soggiorno.
La zona notte che si connette con quella giorno grazie ad una anticamera comprende: una o due camere da letto e il bagno.
Il collegamento tra cucina e soggiorno a volte non esiste per gli alloggi più piccoli, mentre è diretto per gli alloggi più grandi. Invece le unità della zona notte si affacciano sempre, e tutte, sull’anticamera. Tutte le unità ambientali godono di un’illuminazione diretta.




Edificio E1
Progettista: Cino Zucchi, 1997/2000
Località: ex area Junghans, VenezaRif. Bibliografico: Casabella, N° 690, giugno 2001, pagg. 64 – 75


  • ANALISI DELLE RELAZIONI

a)Tra la realizzazione e il contesto urbano:

Il progetto di questo edificio risulta essere cruciale nella definizione degli spazzi aperti, infatti questo costituisce il margine est della nuova piazza e il margine ovest del nuovo canale tagliato nell’area.
Il piano terra è caratterizzato da un portico che delimita la piazza e grazie alle sue grandi aperture permette la vista del nuovo canale dalla piazza.
La facciata verso la piazza è costituita da uno schermo di lastre di pietra di diverso colore e tessitura, che incorpora le finestre di servizio. Il coronamento dell’edificio è evidenziato soltanto da un sottile sbalzo.
Dal lato del canale il prospetto si presenta con un basamento in mattoni rossi e una facciata rivestita in marmorino bianco. Questo viene ritmato da logge e finestre con scuri scorrevoli.

b)Tra le unità abitative:

Dalla pianta del piano terra si riesce immediatamente ad individuare il porticato che delimita la piazza, e che tutto l’edificio è suddiviso in tre parti dai tre corpi scala-ascensore posti in posizione centrale all’interno della rispettiva parte.
E’ possibile ancora individuare una zona destinata a servizi, e due appartamenti identici.
Come al piano terra i tre corpi scala-ascesore dividono l’edificio in tre parti, e ai due lati di ciascun pianerottolo si individuano due appartamenti.





c)Tra gli ambienti della singola unità abitativa:

Gli appartamenti possono essere suddivisi in zona giorno e zona notte e queste zone vengono mediate da un’anticamera. Scendendo ancora più nel particolare è possibile suddividere la zona giorno in due ambienti, soggiorno e cucina; e la zona notte in camere e servizi, e possibile individuare anche un bagno in camera. Gli appartamenti non sono tutti uguali, infatti se ne possono individuare con una o due camere da letto, e con la cucina compresa o divisa dal soggiorno (esempi contrapposti sono il primo e il quinto appartamento nei piani tipo).

2 commenti:

  1. Finalmente il grande Cino Zucchi! Lo ho sempre considerato lo Steven Holl d'Italia, ma ha avuto sempre poco adito... Purtroppo! Bellissima ricerca, "sto blog me piace sempre de più", tanto per essere regionalisti! :D
    www.piliaemmanuele.wordpress.com

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  2. gli edifici effettivamente realizzati da Zucchi sono solo 4 su un totale di 25 ..... ci sarà un motivo ??? i concorsi sono una cosa la realtà un'altra!!!!

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