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La Maison de Verre, Parigi, 1928-1932 di Chareau Pierre

Tesina scritta nell'ambito del corso di storia dell'architettura II

Chareau Pierre (1883-1950)

Chareau Pierre architetto e disegnatore francese, esordi come designer al salone d’autunno del 1919 a Parigi con il progetto di una scrivania-libreria rotante di forma cilindrica costituita da pannelli scorrevoli.
Nel 1932 venne conosciuto a livello nazionale come architetto, con la progettazione e costruzione della Maison de Verre.
Chareau Pierre vive in un arcodi tempo in cui viene a contatto con la corrente razionalista.
La Maison de Verre è ubicata all’interno di un cortile che si affaccia su Rue Saint Guillaume, e a causa della sua posizione nella città di Parigi e stata riscoperta solo da recente.
Questa costruzione è caratterizzata dall’uso di materiali innovativi e da tecniche costruttive nuove per quei tempi che fin oggi indicano un cammino da seguire .
Il Fattore che ha reso la Maison de Verre una costruzione estremamente innovativa per quei tempi è l’idea di costruire dei muri in vetro, idea utopistica fino al 1914, che Chareau riuscì a superare
Una delle principali caratteristiche che rendono la Maison de Verre un’opera quasi dei giorni nostri e l’armoniosa distribuzione degli spazzi interni che sono caratterizzati da spazio continuo, partizioni mobili, gerarchia fra spazi privati e spazi comuni, autonomia tra spazi serviti e spazi serventi.
Si tratta infatti di un opera i cui materiali utilizzati (vetro, compensato, acciaio, vetro cemento, guarnizioni in plastica, pavimenti in gomma) appartengono alla nostra epoca.
Osservando l’interno dell’edificio si nota la scala orientata nella direzione del fronte principale, messa in controluce su una pedana rialzata, simboleggiante la soglia dello spazio domestico, essa e monumentale, ed è costituita da una leggera struttura metallica.
La struttura dell’edificio è in acciaio, dall’interno si possono osservare dei pilastri non incassati nelle pareti, una vetrata che svolge il ruolo di muro perimetrale.
Il motivo che porto alla realizzazione delle due facciate in “vetro” fu causato dalla scarsa illuminazione che l’edificio aveva prima dell’intervento di Chareau Pierre.
La scarsa illuminazione non era dovuta alle aperture (Finestre e Balconi) ma alla posizione stessa dell’edificio che circondato da edifici molto alti non riusciva con le sue aperture originali ad soddisfare l’esigenze di chi ci viveva.
Osservando la facciata dell’edifici si notano oltre ai vari pannelli di vetro cemento diverse finestre che sono state realizzate soprattutto per eliminare l’eventuale “effetto serra” nel periodo estivo e per ottenere un cambiamento d’aria all’interno dell’abitazione, nonostante i sistemi di ventilazione forzata realizzati per riscaldare e raffreddare l’ambiente realizzati da Chareau.
“In poche parole Chareau Pierre concepì una delle intuizioni più folgoranti del futuro, in un contesto di vita per un mondo in via di estinzione”

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