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Pensiero del giorno... Le città che cambiano

Non appena l'uomo si convinse di avere il controllo su tutto il creato, dovette fare un passo indietro: la natura ribadisce la propria supremazia anche nelle città, dove sembrava essere stata definitivamente addomesticata. Racchiusa in un'aiuola; al guinzaglio di qualche passante; su una bancarella del mercato; sui vetri di un'auto in corsa. Poi arriva il punto di rottura: una natura che si ribella e sfugge al controllo dell'uomo in una maniera assolutamente imprevedibile. Oggi tuttociò ha un nome: punteruolo rosso delle palme, uno scarafaggetto per intenderci. Sto strano animaletto ha avuto la brillante idea di trasfrirsi dalla vicina Africa in Sicilia e quindi in gran parte d'Italia. Quì ha trovato delle succose palme che da qualche secolo caratterizzano il landscape dell'isola. Alberi che un tempo segnavano l'ingresso alle proprietà terriere; oggì si trovano soprattutto sui Waterfront a cui donano un tocco di Californietà mediterraneissima. Scuasate, donavano... già, perchè il simpaticissimo insetto si nutre del loro midollo, vi deposita le uova, le uccide ed infine si trasferisce su nuove piante, generalmente in estate. L'emergenza a Palermo è già scattata da qualche anno, a Catania invece ha avuto il suo esploit quest'anno dove i cadaveri legnosi si contano incessantemente. Ma la natura non si è limitata a creare questo killer botanico, questo killer selettivo (colpisce solo le palme, solo gli esemplari adulti e quindi di un certo valore), gli ha pure donato l'immortalità. Infatti, al momento non esiste un insetticida in grado di sterminare questo strano flagello. L'unica soluzione è quella di abbattere le piante infettate, e in generale anche quelle vicine, per poi incenerirle prima che i nuovi nati spicchino il volo. Le piazze si trasformano in cimiteri di alberi dove le lapidi sono sotrituite dai tronchi segati.
Sapete, in passato molte popolazioni piutosto che farsi conquistare e schiavizzare preferivano togliersi la vita e ho come l'impressione che la natura abbia deciso di fare lo stesso: piuttosto che essere sottomessa ha deciso di suicidarsi...

Mappa concettuale sul punteruolo rosso

4 commenti:

  1. Uno dei codici islamici manoscritti più importanti conservati in Italia è il KITAB AL-NAKHL (Il libro della palma) di Abu Hatim al-Sijistani (2 Jumadà II, 394 / 26 Marzo 1004).
    Custodito nella Biblioteca Regionale della Sicilia (già Nazionale) è un elemento di sicuro interesse non tanto per il suo valore artistico, scarso per altro nella modesta calligrafia naskhi, ma per il valore storico documentario.
    Questo manoscritto contiene descrizioni assai singolari dei tipi di palme e considerazioni particolari, come quella secondo la quale: "IL PALMIZIO E' UN DONO ACCORDATO DA DIO AI SOLI PAESI GOVERNATI DALL'ISLAM, PERCIO' NON SE NE TROVA ALCUNO NELLE TERRE DEGLI INFEDELI".

    Che ci sia lo zampino di Allah? Segno dei tempi che cambiano e dei costumi morali che degenerano..

    Michele

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  2. Sai, non solo gli architetti non si preoccupano di queste questioni, ma gli stessi atleti volendo ben vedere...

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  3. micheluzzo... ma dove le vai a pescare queste notizie!?
    questo prova che Allah non è mai stato in California... :)

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  4. Infondo la palma potrebbe essere pure materiale da costruzione, no? :)

    x Cesare: Ognuno ha i propri ambiti di competenza.. Credo cmq. che Abu Hatim al-Sijistani si riferisse alla specie Phoenix Dactylifera comunemente nota come "Palma da Datteri", il cui habitat è da ricercare nell'Africa settentrionale e nell'Asia sudoccidentale [paesi indubbiamente a maggioranza musulmana (XD)]; e non alle specie di Palme da Cocco diffuse nel Nuovo Mondo.. ERGO DEUS EST! :)

    Micheluzzo

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