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Crescent House - Winterbrook 1994-1997 - Ken Shuttleworth

Tesina scritta nell'ambito del corso di Architettura e Composizione II.

Crescent House significa casa a mezza luna, significato che deriva dalla sua originale forma. Sorge a Winterbrook, nel cuore del Wiltshire, nel Regno Unito. L’architetto e padrone della casa è Ken Shuttleworth, che progetta questa casa unifamiliare nel 1994 per se e per la propria famiglia. La residenza sarà poi realizzata nel 1997.
I punti che più di tutti saranno toccati in questa relazione sono:
a) Le regole compositive della geometria delle piante e dei fronti.
b) I principi organizzativi della distribuzione funzionale degli spazzi.

La planimetria dell’abitazione è sostanzialmente costituita da due spicchi di luna uniti da una galleria-corridoio d’ingresso, e si posiziona su un terreno di 5 acri.
L’orografia del luogo è caratterizzata da delle forme circolari come i cerchi sul grano o le rovine di Stonehenge. Lo stesso architetto afferma di essersi ispirato a queste forme per realizzare il progetto; ma queste non sono state le uniche ad influenzarlo, perché sarà soprattutto influenzato da esigenze di fruibilità interna e dal rapporto con l’esterno.
La casa è posizionata nell’angolo Nord-Ovest del lotto, e dietro di questa vengono fatte delle operazioni di riciclaggio con accumuli di spazzatura, e si trovano anche un gruppo di alloggi che “l’Architetto non vuole vedere”. Dall’impossibilità di annullarli scaturisce la forma a mezza luna della casa. Questa è una forma ideale perché può voltare le spalle a tutto questo guadagnando la privacy, proteggendo la costruzione dai venti tempestosi dell’Ovest; e contemporaneamente si apre al “mondo buono” del giardino, garantendo sempre il contatto con questo grazie alla vetrata di 79 piedi senza pilastri della luna più interna.
Per realizzare le varie parti di circonferenza che vanno ad individuare in pianta le due semi lune, il corridoio d’ingresso e le pareti interne, il progettista non usa un unico punto centrale, ma diversi, in questo modo le circonferenze non risultano mai uguali; infatti la luna più interna ha una profondità superiore rispetto all’altra, quasi, come dice lo stesso architetto, a riprendere le fasi lunari, facendo comunque apparire i due spicchi paralleli.
Come si vede la geometria di questa abitazione è molto forte, ma il progettista non si fa vincolare da questa, infatti come si è visto per l’esterno si può trovare una motivazione logica. La luna più interna non è uguale rispetto all’altra perché ha bisogno di più spazio dato che accoglie tutti gli ambienti cosidetti pubblici e costituisce la zona giorno della casa.

Guardando la planimetria lo spicchio di luna più interno sembra quasi abbracciare il giardino circolare di 105 piedi di diametro. Quest’ultimo è posizionato a Nord-Ovest di uno più grande, di 328 piedi di diametro, con un piantumato di fieno e fiori e delimitato da una folta schiera di alberi (1000).
Gli alberi proteggono la casa in estate da un’ eventuale eccessivo soleggiamento, dato che è rivolta a Sud con una grande vetrata, e in inverno la proteggono dai gelidi venti. Anche qui gli alberi servono per delimitare una forma pura, ma questa non è la loro unica funzione, ne hanno anche una esigenziale.
A differenza di Le Corbusier, che anche lui lavora per forme pure, la casa non è staccata dal terreno con piloti, ma è strettamente vincolata ad esso.
Come già stato detto la residenza è costituita dall’accostamento di due semi lune che sono unite da una galleria-corridoio che ne segue la loro curvatura. In una delle due estremità di quest’ultima è posizionato l’ingresso principale costituito da una porta in alluminio che si apre su un perno centrale.

Il corridoio d’ingresso è un ambiente unico a doppia altezza illuminato e ventilato da delle vetrate nella sua parte alta; queste illuminano anche un secondo corridoio che porta alle zone private della casa: camere da letto e servizi.
Proseguendo il corridoio d’ingresso questo si apre a sinistra sulla zona giorno che costituisce un unico ambiente, un (open space), racchiuso dalla mezza luna più interna. Quest’ ambiente è dedicato alle attività di cucina, mangiare, giocare e riposare ed è totalmente svetrato sul giardino privato.

A destra del corridoio d’ingresso si può passare ad altri corridoi che portano alla zona notte della casa. Qui la parete esterna delle camere è totalmente opaca, le camere e i servizi prendono luce da un’apertura sul soffitto che corre lungo tutta la curvatura della semi luna esterna. Il progettista afferma che il contatto con la natura è garantito anche in questi ambienti, e si ha quando si è sdraiati sul proprio letto e si focalizza il cielo, le stelle e si sente il suono della pioggia.
La distribuzione degli ambienti interni è studiata sia per quanto riguarda il soleggiamento sia per quanto riguarda i percorsi. Infatti la zona giorno è esposta a Sud e tutti i servizi invece si trovano a Nord; queste due zone sono schermate e allo stesso tempo collegate dalla galleria corridoio d’ingresso.
Nell’asse trasversale alle due lune passante per l’apertura della zona giorno, incastrato nella parete della semi luna più esterna, troviamo un camino che è il centro dell’intera abitazione e rappresenta il centro del focolare domestico, un po’ come lo era per Wright. Questo d’inverno riscalda l’intera abitazione e d’estate contribuisce alla sua ventilazione.

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